2014

Si salvi chi puo’

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La matematica oggi ci regala l’emozione della certezza: sarà ancora serie A. 

Ancora per un anno, nonostante tutto.
Un anno travagliato, fatto di tante cadute e di troppe parole, un anno di partenze, arrivi, ritorni.
Parte la coppia Lopez /Pulga che scoppiera’ prima di tagliare il traguardo ..
A gennaio parte Agazzi, portiere mai troppo apprezzato dai tifosi, parte Nainggolan alla volta di Roma, parte Avelar in direzione Londra, a seguire quel presidente che proprio nel bel mezzo della tempesta aveva tirato i remi in barca.
E poi ci son stati i ritorni…
Quello di Pulga che dopo un breve addio, ha gettato da solo il salvagente per la salvezza, in quel mare di guai nel quale, nonostante il campionato sia salvo, si trova ancora il Cagliari.
Il ritorno di Avelar da Londra, considerata la confusione della situazione societaria dei Cellino.
Arriva un portiere, un ragazzo di 23 anni che oggi ha regalato ai tifosi una bella speranza per il futuro.

Salvi dunque ma non da tutto….
Non siamo salvi dall’ incertezza di cio’ che sara’, da questa società capace di fare a pezzi i sentimenti dei tifosi, da questo presidente sempre più assente e irriconoscente.
Da una situazione stadio al limite ormai dell’irracontabile, dalle istituzioni che nel loro braccio di ferro con Cellino son riusciti a fare in modo che a perdere fossero gli unici che non meritavano: i tifosi.
Quei tifosi latitanti a detta del presidente attualmente in carica, ma che ci sono stati sempre.
A Trieste in una citta’ distante 1000 km da Cagliari e anni luce dalle nostre tradizioni, fuori da Buoncammino a sostenere Cellino, arrampicati fuori dai cancelli di Is Arenas a cantare incessantemente per i propri colori.

Quei tifosi che hanno oggi esposto e gridato il proprio disappunto : “L’ingratitudine il tuo mestiere, rispetto per le bandiere” 
e dopo 20 anni in curva nord si risentono cori per due giocatori che come pochi, incarnano e rappresentano i sentimenti dei tifosi rossoblù, quell’amore sconsiderato per questa squadra, che va oltre ogni immaginabile ostacolo.

Rispetto e’ dunque la parola dalla quale ripartire per il prossimo campionato e per tutti quelli che verranno.
La serie A e’ da oggi una realta’, ma i valori vanno rispettati, vanno rispettate le bandiere e vanno rispettati i tifosi.
Ora ci attendiamo tutto questo e solo allora si potra’ parlare forse di giusta salvezza.

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