2014
Silvestrone: «A breve incontro a Miami tra il Fondo e Cellino»
Luca Silvestrone, emissario del Fondo statunitense interessato all’acquisto del Cagliari, ha confermato attraverso il suo profilo Facebook che a breve la trattativa tra il presidente rossoblù Massimo Cellino e gli americani entrerà nel vivo. Infatti proprio in queste ore il dottor Accardi, legale che tutela gli interessi della società di Viale La Playa, si sta recando a Miami, dove incontrerà insieme a Cellino alcuni soci del misterioso fondo americano. Questo il messaggio pubblicato da Silvestrone sul social network fondato da Mark Zuckerberg: «Scusate il silenzio. È il terzo giorno che non dormo, ma non cedo. Prima una cosa personale: mi è stato proposto questo incarico professionale che ho accettato con il mio solito entusiasmo. Ma più il mio impegno si intensificava e più capivo i sentimenti e la passione del popolo sardo verso i propri colori e la propria maglia. Oggi quei colori li sento miei e vi giuro che sto lavorando perché credo in questo progetto e voglio vedere felici questi tifosi fantastici. Mi batto e mi sto battendo come un leone per realizzare questo sogno. Ora è chiaro che il mio ruolo, in questa fase, è minore perché ora la palla è in mano ai comandanti delle due parti. Io, bene o male, questo lo giudicate voi, il mio lavoro l’ho fatto e ho portato a questo punto la trattativa. Posso assicurarvi che i commercialisti confermano l’ottimo stato di salute del Cagliari, a livello finanziario, e l’ottima gestione amministrativa da parte del Presidente e del suo staff. Lunedì manderanno agli investitori la relazione, affinché possano riconfermare l’offerta e incontrare il Presidente. A tal proposito confermo che ci sarà l’incontro, e l’Avvocato Accardi, per questo motivo, si sta recando a Miami. Io mi sono innamorato di questa operazione, mi sono innamorato di questo popolo per il quale mi batto, mi batterò sempre. Grazie per quello che state facendo e per il calore; senza voi non avrei l’adrenalina per stare sveglio a lavorare. Insieme ce la possiamo fare».