2014
Silvestrone spiega : «Entro pochi giorni cadranno i veli. Sulla sede e i terreni…»
Nella conferenza stampa tenutasi questa mattina a Cagliari, Luca Silvestrone ha avuto modo di spiegare alcuni dettagli riguardo la trattativa, ma non solo.
TRATTATIVA E NOMI – «La trattativa per il Cagliari non è nata per caso. Gli investitori cercavano una società sana, la possibilità di occuparsi di uno stadio e un’amministrazione efficiente. Cagliari ha tutto ciò ed è per questo che il fondo e Dan Meis hanno in mente un progetto ampio che va anche al di là dello sport. Per quanto riguarda i nomi un patto di riservatezza prevede che siano resi noti solo al momento della firma. Proprio qui a Cagliari nel recente passato c’è stata una trattativa con gli arabi che alla fine non si è concretizzata: anche in quel caso nessun nome è trapelato in anticipo. Io ho fato da apripista e se la trattativa fosse saltata tempo fa sarei restato con il cerino in mano. Ora invece mi sento più sereno perché si avvicina il momento della firma sul pre contratto».
STADIO E FUTURO – «In questo senso mercoledì prossimo ci sarà una svolta per quanto riguarda l’iscrizione al campionato. Questo è un passaggio decisivo perché il Cagliari continui a giocare in Sardegna e anche per il passaggio di proprietà. Ringrazio ancora una volta il sindaco Zedda che si è sempre dimostrato persona seria. La trattativa va avanti da gennaio: se come insinua qualcuno non fosse vera, uno qualsiasi degli interlocutori avrebbe avuto tempo e modi di accorgersene. A me era stato chiesto di restare anche dopo l’acquisto della società: col clima che si è creato resterò di sicuro, e poi mi sono innamorato di questa terra».
SEDE E TERRENI – «La sede di Viale La Playa è patrimonio di Cellino, visto che noi abbiamo intenzione di realizzarne una nuova nel nuovo stadio, Cellino ci consente di utilizzare la vecchia sede in affitto finché non avremo la nuova. Per i terreni di Santa Caterina gli investitori stanno pensando a un progetto non reddituale da offrire alla comunità e Dan Meis si è detto ben lieto di occuparsene. Selargius? Lì ho tanti amici e potrebbero nascere dei progetti, come ad esempio un polo sportivo utile all’intera area urbana e, perché no, individuare nel Selargius una squadra satellite del Cagliari».
Dal nostro inviato, Sergio Cadeddu