2014
Sotto il segno della X
Ennesimo pareggio andato in scena ieri al Sant’Elia. Sembrava tutto pronto per la prima vittoria interna, la squadra era stata caricata al punto giusto e l’avversaria di tutto rispetto, si prestava al pronostico di una partita scintillante.
Una bella partita, per certi versi spettacolare, due squadre che si affrontano a viso aperto Cagliari e Genoa, due belle realtà di questo campionato, ma mentre il Genoa svetta lassù, ai primi posti della classifica, il Cagliari stenta a concretizzare e far punti nonostante le buone prestazioni che quasi ogni domenica mette in scena.
C’è un problema di cattiveria sotto porta probabilmente. Manca quel piglio da vincente che fa la differenza tra una buona squadra e una squadra concreta. Il Genoa schiera da subito uno dei nostri ex giocatori simbolo: Pinilla, lotta come un leone, ci prova su ogni pallone utile, sembra la controfigura dell’attaccante dell’ultimo periodo in rossoblù.
Ma siamo sicuri che era necessario liberarsene cosi rapidamente?
Ibarbo squalificato ieri e Cossu e Sau che proprio non erano in giornata, Avelar sbaglia l’occasione per chiudere il match, tirando malissimo un rigore procurato da capitan Conti, che a sua volta sciupa sul palo una ghiotta palla su punizione. Occasioni da una parte e dall’altra ma finisce 1 a 1 e con qualche rimpianto di troppo.
Tanti, troppi punti persi per strada fin qua, il calendario di serie A non aspetta, il bel gioco espresso non vale purtroppo i punti necessari per mettere in sicurezza il campionato.
C’è da lavorare sull’aggressività dei singoli sotto porta e probabilmente da correre ai ripari al mercato di gennaio. Urge un attaccante e bisogna far punti e presto, per sfatare finalmente questo tabù Sant’Elia che sembra aver stregato il campionato del Cagliari fino ad ora.