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Spalletti: «Avrei voluto chiuderla prima. Primo posto? Dobbiamo ancora crescere»

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Le dichiarazioni di Luciano Spalletti dopo la sesta vittoria consecutiva del suo Napoli. Cagliari ko

Un Napoli straripante e convincente ottiene al Diego Armando Maradona la sesta vittoria consecutiva di questa stagione, raggiungendo il primo posto della classifica di Serie A. Ecco come il mister azzurro Luciano Spalletti ha commentato la partita e il trionfo della sua compagine.

IN COSA DEVE CRESCERE IL NAPOLI- «Abbiamo già perso negli anni passati e contro il Benevento. Questo è un dato negativo da ricordare. Dobbiamo migliorare la nostra qualità sulla trequarti».

COME SI STA SULLA VETTA- «Dobbiamo ancora crescere, c’è potenzialità e possibilità. Stasera abbiamo fatto una buona partita perché l’abbiamo gestita senza andare in affanno. Se l’avessimo chiusa prima sarebbe stato meglio. Dobbiamo essere coscienti di quello che siamo, di dove vogliamo andare e stare attenti a quelle squadre che devono entrare in regime».

ANGUISSA – «In Italia si prediligono altre caratteristiche e la sua diventa più evidente, andando a completare una squadra che proprio sotto quell’aspetto era carente. Alla fine del primo tempo viene sempre negli spogliatoi a parlare dei comportamenti della squadra avversaria: è intelligente, un calciatore forte e un ragazzo tenerissimo».

I SUBENTRATI – «Chi non si sente titolare a entrare a partita iniziata non può fare il titolare neanche dall’inizio perché ha un’individualità fine a sé stessa che non combacia con i desideri e i valori della squadra. Se uno non ce la fa deve essere aiutato dai compagni. Questo è il comportamento che i ragazzi devono avere: fino a oggi non c’era bisogno di fare turnover ma ci aspettano tante partite, tante squadre che ancora si stanno mettendo in forma. Con queste partite ravvicinate ci servono giocatori che si allenano bene, non quelli con la puzza sotto il naso».

SPALLETTI IN SPOGLIATOIO- «Sono sempre stato un giocatore scarso e un allenatore scarso ma mi sono sempre fatto il mazzo per ottenere i risultati che voglio. Quando vedo giocatori con qualità che non mettono l’atteggiamento giusto mi sale la rabbia. È questo quello che dico ai ragazzi».

 

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