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Inter-Cagliari, Spalletti: «Domani l’unico obiettivo è la vittoria»
Vigilia di Inter-Cagliari, Spalletti presenta il match senza fronzoli: «Sappiamo dove vogliamo arrivare, ora dobbiamo pensare partita per partita. Il Cagliari fa densità in mezzo, non sarà facile passare»
Nel primo pomeriggio Luciano Spalletti ha incontrato la stampa per presentare Inter-Cagliari, match valido per la trentatreesima giornata di Serie A ed in programma domani alle 20:45 al Meazza: «C’eravamo costruiti la possibilità di gestire qualcosa, ora ce lo siamo giocato. Non si può più gestire niente, non so quanti punti serviranno per la Champions League e cosa ci attende nel finale di campionato. Dobbiamo pensare partita per partita. Domani abbiamo come unico obiettivo la vittoria, arriviamo da qualche risultato non pieno e da qualche partita in cui abbiamo segnato poco, ma secondo me come prestazioni siamo a posto. E’ un momento che sappiamo cosa fare e dove andare, sappiamo dove vogliamo arrivare. Tutti i numeri veri si analizzano in fondo, per ora li possiamo leggere in maniera positiva», ha esordito il tecnico nerazzurro.
I SINGOLI – «Rafinha secondo me sta bene. Quando si passano periodo con lunghi infortuni serve un po’ di tempo per recuperare il ritmo vero. Poi c’è la valutazione interna, non solo quella della partita precedente. Candreva va rivisto oggi, ha lavorato con la squadra. Karamoh l’ho messo un po’ tardi, ma la partita non era facile. Lo potevo mettere un po’ prima. E’ un bravo ragazzo e ci potrà servire».
TATTICA – In chiusura il tecnico toscano, come riporta fcinter1908.it, ha parlato della scelta tra difesa a tre o a quattro: «Difesa a tre o a 4 sono sempre tranquillo. Devo dare dell’imprevedibilità, devo far creare più occasioni ancora. Di difesa avevamo già fatto la costruzione a 3, poi la difesa a 4… Mi sembra che sia fondamentale quello che determina davanti la composizione della difesa. Perdo Candreva? Lo metto più vicino alla punta o a fare il quinto…Il Cagliari nella fascia centrale ha 8 giocatori e di lì ci devi passare. Sbrogliare quella matassa di calciatori non è facile. Bisogna non dargli la possibilità di essere in superiorità numerica lì dentro. La difesa a 4 si può rifare, ci ha dato tanti benefici, ma bisogna lasciare andare di più i terzini. si può giocare in tutti e due i modi, l’equilibrio della squadra fa la differenza».