2013

Stadio, Cellino punta tutto sul Sant’Elia. C’è l’ok di Regione e Lega

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Cellino ha deciso: addio Is Arenas, si torna al Sant’Elia. E’ quanto emerso ieri nel corso dell’incontro tenutosi a villa Devoto tra la Regione Sardegna, il Cagliari Calcio e Lega Calcio a proposito della questione stadio. Ad annunciarlo è lo stesso governatore, Ugo Cappellacci: «Il Cagliari ha annunciato ufficialmente di avere chiuso il discorso sullo stadio di Is Arenas, è perciò necessario trovare altre soluzioni».

Regione e Lega Calcio appoggiano la decisione della società rossoblù e lavoreranno congiuntamente per trovare una soluzione condivisa che consenta al Cagliari di disputare in Sardegna le partite interne del prossimo campionato. E al momento la strada più facilmente percorribile è quella che conduce al Sant’Elia. 

Per questo motivo, come ha dichiarato lo stesso presidente della Regione attraverso il suo profilo Facebook «sabato convocheremo un nuovo vertice con la società, la lega calcio, il prefetto, il sindaco di Cagliari ed il questore. La squadra deve restare in Sardegna e, nel rispetto delle funzioni di tutti i soggetti coinvolti, ritengo giusto fare tutto il possibile per evitare una migrazione che sarebbe una sconfitta per la nostra isola. Peraltro già nel 2009 la Regione diede il suo via libera per le ipotesi che allora furono formulate per lo stadio di Cagliari. Occorre un impegno straordinario da parte di tutti per dare una casa ai nostri rossoblu e ai tifosi».

Anche la Lega Calcio prende atto con soddisfazione della volontà del presidente Cellino di tornare al Sant’Elia. L’ex superprefetto Achille Serra, responsabile degli impianti sportivi si dice ottimista: «La tempestività con cui si stanno muovendo le isituzioni mi fa credere che si troverà una soluzione per accontentare i tifosi»

Il direttore generale della Lega, Marco Brunelli, è invece fiducioso riguardo alla concessione dell’agibilità per l’impianto del capoluogo: «Per giocare al Sant’Elia l’unica condizione è l’agibilita dello stadio: la capienza è l’ultimissimo dei problemi. Sul numero di spettatori abbiamo rilasciato deroghe a Is Arenas, ma anche a Siena e allo stadio di Udine». Il dg mantiene dunque un cauto ottimismo, ma rimanda ogni eventuale valutazione alla riunione di sabato: «Da quello che ho potuto sentire, c’è un piano di lavoro preciso per il Sant’Elia, non ipotesi fantasiose. Ma il prossimo incontro sarà importante per approfondire questi argomenti».

 

 

 

 

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