2015

Stramaccioni: «Contro il Cagliari due punti persi. Il rigore? Siamo stati penalizzati dall’arbitro»

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Un po’ di amaro in bocca per il tecnico laziale Stramaccioni, rammaricato per il pareggio odierno della sua Udinese contro il Cagliari di Zola: «Non abbiamo fatto un buon primo tempo, provavamo a fare la gara in maniera sterile e il Cagliari ci ha punito alla prima vera occasione. Molto meglio nel secondo tempo, i primi 25 minuti ho visto la miglior Udinese della stagione in casa. L’avevamo ribaltata meritatamente e il grande rammarico resta non averla chiusa viste le grandi occasioni che abbiamo avuto. Il rigore mi è sembrato un po’ dubbio, non c’era volontarietà e ci troviamo ancora una volta a parlare di un episodio sfortunato. Se penso a questi due punti persi e a quelli con il Cesena mi viene da dire: peccato». 

CONDIZIONATI DALLA SFORTUNA- «Chi ha giocato ha dato veramente il massimo, la sfortuna purtroppo ci ha preso di mira, anche l’infortunio di Domizzi conferma questo trend. Il mio rammarico è per la parte finale, purtroppo sono 3 partite che non riesco a dare ricambio in avanti. Gli ultimi minuti non riusciamo a tenere palla su, con Thereau e Totò stanchissimi mentre i nostri avversari riescono sempre a inserire forze fresche in zona offensiva. Questo purtroppo ci ha portato ad abbassare troppo il baricentro negli ultimi minuti».

DI NATALE? DA LUI CI SI ASPETTA SEMPRE TANTO- «Di Natale ha dato tutto quello che poteva, è entrato nell’occasione del 2 a 1 con un assist pregevole. Siamo abituati male, non può fare gol su ogni pallone che tocca, veniva da una brutta influenza e ha fatto di tutto per esserci. Se avesse un altro cognome parleremo di una buona partita, invece si chiama Di Natale e a volte ci aspettiamo l’impossibile». 

RIGORE? PENALIZZATI DALL’ARBITRO- «Io ho visto una grande reazione della squadra nel secondo tempo. Purtroppo non siamo riusciti a chiuderla quando avremmo dovuto. L’episodio del rigore ci penalizza oltremodo, l’arbitro ha fatto la sua valutazione e dobbiamo accettarla. Ma secondo me l’Udinese avrebbe meritato la vittoria».

FRAGILI PSICOLOGICAMENTE- «In questo momento la mia panchina non può dare ricambio all’attacco. E’ quello che noto rispetto alle possibilità  dei nostri avversari, che cambiando l’attacco possono dare brillantezza agli ultimi minuti di gioco. Non sto dicendo che è colpa della società, ma da una serie di situazioni sfortunate che ci hanno privato di gran parte del nostro reparto offensivo. Per quanto riguarda la fragilità psicologica, personalmente sto lavorando tanto sulla costruzione di nuovi leader: oltre a Danilo, Domizzi, Pinzi e Di Natale c’è bisogno di calciatori che facciano la cosa giusta nel momento decisivo. Sono soddisfatto della reazione, ma contro una diretta concorrente per la salvezza ancora una volta perdiamo punti nel recupero».

Le dichiarazioni sono state riportate dal sito ufficiale del club friulano.

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