Suazo: «A Cagliari ho vissuto gli anni più belli della mia vita! Contro l'Inter hanno fatto tutto quello potevano. Su Piccoli...» - Cagliari News 24
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Suazo: «A Cagliari ho vissuto gli anni più belli della mia vita! Contro l’Inter hanno fatto tutto quello potevano. Su Piccoli…»

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David Suazo, ex attaccante del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla vittoria della Primavera, la squadra di Davide Nicola e tanto altro

David Suazo ha scritto delle pagine memorabili della storia del club sardo, il tutto mettendo a segno 102 reti in 275 presenze complessive! Il giocatore honduregno è stato ospitato in occasione dell’ultima puntata della trasmissione Videolina Sport per commentare l’attualità dei rossoblù oltre che per rievocare il proprio passato in Sardegna. L’ex attaccante di Cagliari e Inter ha rilasciato delle dichiarazioni circa diversi temi dalla vittoria in Coppa Italia da parte della Primavera alla situazione della squadra di Davide Nicola. Le sue parole:

PRIMAVERA – «In primis faccio i complimenti al Cagliari e poi penso che mister Pisacane abbia fatto un lavoro bellissimo! E’ una cosa che rimarrà nella storia perché i rossoblù hanno due trofei, questo e quello targato Gigi Riva sperando non me ne vogliano male tutti gli altri giocatori che hanno vinto lo scudetto. Questi ragazzi meritano gli applausi per come sono arrivati alla vittoria, hanno battutto Fiorentina, Juventus e Milan, vincendo la finale 3-0. E’ una cosa molto bella per il Cagliari con la speranza che possa diventare una cosa motivazionale per i ragazzi».

INTER-CAGLIARI – «Sono quelle partite che non vuoi mai vedere perché comunque vada fine ti senti un po’ male (è un doppio ex n.d.r.). Penso che la partita di San Siro abbia rispecchiato l’andazzo per campionato perché l’Inter è la squadra più forte del campionato. Il Cagliari ha fatto quello che poteva ed io sono contento per Piccoli, è una ragazzo che nonostante l’età e gli schiaffi che ha preso si sta ritagliando un bello spazio nel Cagliari. Deve ringraziare mister Nicola che lo sta mettendo nelle condizioni di esprimersi bene».

LOTTA SALVEZZA – «Le altre squadre non stanno vincendo e questa è una situazione che va a vantaggio del Cagliari. Questo vuol dire che i risultati che hai fatto prima ti hanno fatto prendere un vantaggio sulle altre, ormai sono 4/5 giornate che anche senza vincere il vantaggio sulla terzultima rimane di 4/6 punti. Ciò non deve farti stare tranquillo, non bisogna abbassare mai la guardia, anche io l’ho vissuto in passato. Siamo in una situazione nella quale non si deve pensare ma bisogna solo andare avanti per la propria strada».

PASSATO ROSSOBLU’ – «A Cagliari ho fatto la mia storia e poi penso di aver dato un contributo per fare si che i sardi siano quello che sono oggi. Quando cresci e fai otto anni in una società arrivando ad essere pure capitano, facendo famiglia qui, allora il Cagliari rimane per forza la prima squadre nel tuo cuore!».

RIGORI – «Record? Ho una percentuale del 100% perché ad un certo punto non ho più battuto rigori in Serie A, non ho avuto più l’opportunità di poter sbagliare. E’ un record che non conoscevo e casualmente ho saputo dai giornali quando lo stava per battere Balotelli; non ce l’ha fatta ma poi ci è riuscito Chalanoglu! Ai ragazzi dico che all’inizio quella palla pesa tantissimo anche in base al minutaggio della partita e a quanto vale l’eventuale rete. Quando inizi a segnarne 2/3 poi inizi a prendere fiducia, sono sensazioni che a volte fai e più ripeti il gesto e più riesci a prendere sicurezza e convinzione nel farlo».

CALCIO MODERNO – «Gli anni trascorsi in Sardegna sono stati quelli più belli della mia carriera di calciatore, io ero un giocatore già moderno se pensiamo alle verticalizzazioni e alla mia velocità. Io penso che anche nel calcio di oggi me la sarei cavata!».

CALCIATORE SIMILE A SUAZO – «Quello che mi assomigliava di più era Victor Ibarbo, con le sue qualità poteva assomigliarmi e penso che tecnicamente fosse anche più forte di me. Il suo più grande handicap è stato il fatto che vedeva poco la porta, per il resto aveva tecnica, velocità e dribbling! Faceva più assist di me mentre io andavo direttamente in porta, forse avevo anche più testa di lui».

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