Ex Rossoblù
Suazo: «Il Cagliari oggi ha quattro certezze»
Dopo essere stato raggiunto con 44 gol da Joao Pedro, l’ex rossoblù David Suazo pensa al Cagliari e al suo futuro da allenatore
La Pantera honduregna David Suazo non è più sola al terzo posto nella classifica dei migliori marcatori del Cagliari con 44 gol. A fargli compagnia oggi c’è anche il bomber brasiliano Joao Pedro che non ha alcuna intenzione di fermarsi. Anzi. Superare la seconda posizione occupata da Lulù Oliveira con 45 reti non sarà difficile ma lui ha bisogno di andare oltre, di spingersi e arrivare ai record. La Gazzetta dello Sport di questa mattina riporta un’intervista fatta al King David Suazo in cui l’ex rossoblù racconta tutta l’ammirazione per Joao Pedro che ha avuto la fortuna di allenare e per Di Francesco che «sta riuscendo a costruire una grande squadra».
JOAO PEDRO – Alcuni considerano il brasiliano JP il successore dell’ex attaccante del Cagliari. Come Suazo, anche l’attuale numero 10 ha raggiunto le 44 reti con la maglia rossoblù: «Sta facendo grandi cose ed è davvero un bel giocatore. Quando l’ho allenato faceva l’interno di centrocampo anche se l’intento era portarlo a fare il trequartista. Il mio percorso è diverso dal suo: io nel Cagliari ho giocato quattro anni in Serie B e tre in A, lui uno solo in B. Epoche molto diverse». Perché Joao segna così tanto? «Perché ha qualità. Lo scorso anno ha fatto più la punta, ora Eusebio Di Francesco lo ha messo lì da trequarti funzionale che poi va dentro l’area».
DI FRANCESCO – La domanda che forse più si aspettava era la classica sull’allenatore: «I meriti della prova vincente a Torino vanno anche al nuovo allenatore che sta facendo davvero un ottimo lavoro. Di Francesco si è reso conto che cambiando modulo da 4-3-3 a 4-2-3-1 poteva sfruttare al meglio le caratteristiche di Joao».
IL CAGLIARI – El Rey honduregno non poteva sicuramente non commentare anche la squadra attuale, sottolineando in particolar modo la crescita avuta dall’intero gruppo nella gara contro il Torino: «A Torino abbiamo visto un bel Cagliari che reagisce e sa soffrire. Ci sono stati approccio e mentalità. Si è vista la sua mano, con due palleggiatori come Rog e Marin, la forza di Nandez, la corsa di Sottil e Zappa. Il Cagliari ha quattro certezze: Rog, Nandez, Simeone e Cragno. Giovanni (Simeone, ndr) ha cominciato a segnare dopo il lockdown e da allora non si ferma. Ha bisogno di fiducia. E poi non dobbiamo dimenticare Pavoletti: nessuno in A colpisce di testa come lui. Deve stare sereno, riuscirà a trovare di nuovo i suoi spazi perché è davvero una risorsa importante».
COSA MANCA AL CAGLIARI DI OGGI – Nel Cagliari di oggi manca un giocatore del calibro di David Suazo? «Io sfruttavo la mia velocità e giocavo con un finto nove come Zola. Chi mi assomiglia? Gervinho e Kouame. Purtroppo non ho avuto la stessa fortuna di Ibrahimovic. Ha 39 anni ma ha ancora rabbia, voglia, qualità e professionalità. Io invece a 30 anni già soffrivo a causa delle mie ginocchia ma sono comunque soddisfatto di quello che ho fatto». La Pantera honduregna ha poi aperto una piccola parentesi sul suo futuro, facendo accenno ad una voglia di tornare ad allenare i giovani dopo l’esperienza in B a Brescia: «È bello vedere crescere dei giovani talenti. Certo che tornerei con i ragazzi. Anzi, sono pronto».
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