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Todeschi (CanaleSassuolo.it): «Sassuolo costretto a far punti, Pavoletti grande rimpianto neroverde»

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In vista di Cagliari-Sassuolo abbiamo contattato Massimiliano Todeschi, direttore di Canale Sassuolo, per conoscere meglio la situazione in casa neroverde

Il Cagliari per continuare la serie positiva, il Sassuolo per la svolta. La sfida in programma questa sera alla Sardegna Arena metterà di fronte due squadre dagli stati d’animo opposti ma con l’obiettivo comune di una salvezza tranquilla. In vista del match infrasettimanale abbiamo contattato Massimiliano Todeschi, direttore di Canale Sassuolo, per avere più chiara la situazione in casa dei neroverdi a poche ore dal fischio d’inizio di Gavillucci.

Come arriva il Sassuolo alla gara della Sardegna Arena?
«I neroverdi devono assolutamente fare risultato, non ci sono alternative. Il filotto di tre sconfitte consecutive deve essere assolutamente interrotto anche e soprattutto per non portare a ricadute pesanti sul morale della squadra».

Le scorie della sfida di tre giorni fa gravano su tutte le squadre di Serie A: Bucchi ha già annunciato un leggero turn over. Quali potrebbero essere i cambi di formazione rispetto all’ultima gara?
«E’ sempre difficile pronosticare le formazioni dei turni infrasettimanali, ma potrebbe cambiare qualcosa in tutti i reparti. Goldaniga, Duncan e Matri potrebbero essere schierati al posto di Letschert, Mazzitelli e Falcinelli».

L’inizio di campionato non è stato esaltante, domani ti aspetti un colpo di reni o pensi che con il passaggio da Di Francesco a Bucchi la squadra abbia bisogno di più tempo?
«Bucchi sta facendo quel che crede corretto con la squadra a sua disposizione: è comprensibile che i giocatori, specie i più esperti, stiano faticando a comprendere i nuovi meccanismi dopo molti anni con il medesimo allenatore. Il mister non ha nascosto di non aver troppo gradito le turbolenze del mercato che hanno impattato sulle prime due gare, specie su quella contro il Torino persa nettamente. Il 3-5-2 è una soluzione a mio avviso intelligente per ottimizzare la rosa a disposizione, quel su cui bisogna lavorare è una maggiore incisività offensiva».

A proposito di Bucchi: come è stato il suo impatto da tecnico alla prima vera e propria esperienza in Serie A? Tra l’altro in estate era stato avvicinato al Cagliari in caso di esonero di Rastelli…
«Nonostante la sua giovane età ritengo Bucchi un tecnico preparato, che aveva già assaggiato la massima serie in una non fortunata parentesi a Pescara. Certamente Sassuolo può essere un’ottima palestra per un tecnico che si trova a lavorare in un ambiente senza troppe pressioni e con una rosa con poche “teste calde”. Credo che ci vorrà ancora qualche partita per dare un giudizio definitivo, considerando anche che, ovviamente, l’arrivo della prima vittoria sarebbe un toccasana per tutto l’ambiente».

Domani tra campo e panchina ci saranno tre ex per parte: Biondini, Missiroli e Matri tra i neroverdi, Andreolli, Farias e Pavoletti tra i rossoblù. Il nuovo attaccante isolano cerca ancora la prima rete stagionale, magari proprio contro la sua ex squadra.
«Pavoletti ha già colpito il Sassuolo in due occasioni con la maglia del Genoa, e non nascondo che è uno dei grossi rimpianti della tifoseria. All’epoca Leonardo non impattò molto bene con la Serie A in maglia neroverde e il suo utilizzo era stato molto ridotto ai tempi di Di Francesco: difficile dirsi se le cose oggi potrebbero essere diverse, di certo il fatto che nel corso del mercato fosse stato accostato al Sassuolo aveva creato molta aspettativa nei tifosi, che sono poi rimasti con l’amaro in bocca. Gli auguriamo di gonfiare la rete decine di volte…a partire dal prossimo weekend».

Le due gare della scorsa stagione tra Cagliari e Sassuolo hanno portato ben 15 reti in totale, ora il trend sembra destinato ad invertirsi. Il Cagliari ha assestato la difesa, il Sassuolo appare invece in difficoltà nella realizzazione. A cosa è dovuta la bassa percentuale realizzativa dei neroverdi?
«Purtroppo al momento Falcinelli non si è ancora sbloccato: su di lui si sono create molte aspettative dato che Diego rappresenta la prima scelta come centravanti. Se aggiungiamo il non brillantissimo momento di Berardi, che peraltro domani non ci sarà, capiamo bene che la sterilità offensiva deve essere superata al più presto. Il nuovo modulo permette comunque agli esterni di centrocampo di partecipare maggiormente alla manovra d’attacco e confidiamo nel fatto che i risultati del lavoro svolto da Bucchi in queste settimane possa presto portare a raccogliere i frutti sperati».

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