2014

Torino, Meggiorini: «Col Cagliari gara difficile, spero di partire titolare»

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Il match di domani pomeriggio con il Cagliari potrebbe rappresentare la grande chance per l’attaccante del Torino, Riccardo Meggiorini, per scendere in campo dal primo minuto. Squalifiche e infortuni hanno infatti ridotto all’osso il reparto avanzato della squadra allenata dall’ex rossoblù Giampiero Ventura: oltre alla rivelazione del campionato, il vice-capocannoniere Immobile, fermato dal Giudice Sportivo, il tecnico genovese dovrà fare a meno anche degli infortunati Barreto Larrondo e potrebbe così puntare proprio sull’attaccante scuola Inter per far coppia in avanti con Cerci

In un’intervista rilasciata a TuttosportMeggiorini si è detto pronto per partire titolare nella sfida contro i rossoblù e magari per ritrovare la via della rete che gli manca ormai da un anno. Queste le parole dell’attaccante granata: «Mi auguro di poter essere io a sostituire Immobile squalificato. Sono contento dell’ambiente e anche della fiducia dei tifosi,stiamo facendo una grande annata. Per quanto riguarda il contratto non mi aspetto nulla, per adesso penso a giocare, ma qualora non dovessi rinnovare non avrei da rimproverare nulla, qui sono stati tre anni splendidi. Devo dare tutto in campo se voglio che la società mi faccia rinnovare».

 

Meggiorini ha aggiunto: «Il gol mi manca tanto, ho avuto delle occasioni ma mi ha fregato la frenesia. Non sono fortunato, prendo molti pali e lo faccio anche in allenamento, con i compagni scherziamo su questo. Col Cagliari non sarà una gara facile, non dobbiamo ripetere i cali che abbiamo avuto contro Sampdoria e Bologna, serve il Torino delle grandi sfide. C’è rabbia per aver sbagliato delle partite ma sono più i punti tolti dagli altri che quelli persi da noi stessi».

L’attaccante ha poi concluso affermando: «La voglia non mi manca, poi non è difficile far bene quando davanti si hanno due attaccanti che andranno ai Mondiali. Avrei voluto giocare di più ma il fatto che Ventura mi tenga in considerazione mi piace, io però qui sono cresciuto molto in questi tre anni. Io ho bisogno di sentire fiducia attorno a me, soprattutto nei momenti negativi per tornare a fare bene. Twitter? L’ho tolto perché sui social uno deve dire quello che pensa, se non può farlo allora è meglio lasciar perdere».

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