2013
Trieste, l’Udinese si allontana dal Rocco e pensa a Modena
In questi giorni avevamo assistito al tentativo dell’Udinese di ottenere l’utilizzo dello stadio Nereo Rocco di Trieste per i preliminari di Europa League che avranno inizio ai primi di agosto.
La soluzione sarebbe naturalmente la più comoda per i bianconeri, che avrebbero ben pochi problemi logistici a spostarsi nella vicina Trieste data la temporanea indisponibilità del Friuli per via dei lavori di trasformazione dell’impianto.
Come più volte ricordato, però, la necessità di adeguare il Rocco alle disposizioni del torneo continentale e i tempi stretti per l’indicazione dello stadio rendono la vicenda una vera e propria corsa contro il tempo.
L’amministrazione triestina si è mostrata favorevole, anche perché ne avrebbe ritorni economici sia in linea diretta (si parla di 12.000 euro ad incontro e del 10% di ogni incasso netto) sia in termini di indotto.
Come però i tifosi del Cagliari sanno fin troppo bene, le lungaggini burocratiche spesso sono più farraginose di quanto le esigenze pratiche vorrebbero, e pare che l’ipotesi Trieste stia diventando più remota per l’Udinese proprio a causa dei tempi.
A quanto si apprende dal Piccolo, quotidiano triestino, la Commissione prefettizia di vigilanza sui pubblici spettacoli farà un sopralluogo allo stadio e poi seguiranno pareri, verbali, firme e timbri.
Insomma si andrà per le lunghe, e l’Udinese deve comunicare entro breve all’Uefa uno stadio idoneo in cui giocare.
La società del patron Pozzo sta quindi pensando di indicare il Braglia di Modena: eventualmente, se procedure e lavori a Trieste dovessero poi essere tempestivi, l’Udinese potrebbe chiedere all’Uefa di cambiare l’indicazione dello stadio e finalmente utilizzare il vicino Rocco.
Ma lo stesso direttore amministrativo dei bianconeri Alberto Rigotto non appare ottimista: “E’ evidente che più passa il tempo più si allontana la possibilità di giocare a Trieste“.