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Troppa Atalanta per un Cagliari gravemente ferito, ma non ancora morto – EDITORIALE
Il Cagliari esce sconfitto dalla sfida interna contro l’Atalanta ma da segnali positivi sul piano della prestazione
Troppa Atalanta per un Cagliari gravemente ferito, sempre più ultimo in classifica, ma non ancora morto che lancia segnali di vita che possono far ben sperare.
I rossoblù cedono il passo alla Dea perdendo per 1-2 un match contro una delle realtà più interessanti degli ultimi anni, che anche in questa stagione sta brillando pure in Europa, vedasi la doppia sfida testa a testa contro il Manchester United in Champions League.
La gara messa subito in discesa dall’Atalanta con Pasalic è stata ripresa dal solito Joao Pedro, ma quasi al termine della prima frazione di gioco uno straripante Zapata ha mostrato di essere uno degli attaccanti più forti del campionato mettendo a segno la rete che è valsa i 3 punti.
Il Cagliari esce gravemente ferito con l’ultimo posto in classifica che fa sempre più paura, ma con una prestazione non negativa contro la Dea del Gasp. Il Cagliari quantomeno ha messo in campo una grande forza d’animo e voglia di provare a ribaltare una partita che fin dai primi minuti ha fatto capire il suo epilogo. Vari cambi di modulo, varie sostituzioni ma un’unica voglia di dimostrare che l’ultima posizione non rispecchia le potenzialità e le capacità di questo Cagliari che, dopo la sosta, dovrà dimostrare di non essere morto.