Editoriale
Turchia Italia: sprazzi d’azzurro, ma Donnarumma è sempre più cupo
Turchia Italia ci ha restituito gli Azzurri finalmente vincenti ma la prestazione di Donnarumma è stata ancora una volta preoccupante
Da Turchia Italia ci aspettavamo una ripartenza e ripartenza è stata, con buone indicazioni sparse qua e là e un grosso punto di domanda: Gigio Donnarumma. Quando rivedremo il portiere numero uno al mondo nella sua versione insuperabile e colossale che ci regalò una fetta consistente degli Europei?
Inutile negare che la stagione dell’ex Milan sia stata sin qui altamente deficitaria e troppo densa di errori e critiche per passare inosservata. Il dualismo con Keylor Navas si sta rivelando fardello insostenibile per la psiche dell’uomo da Castellammare di Stabia.
Lo svarione al cospetto di Benzema in Champions League ha aperto definitivamente la breccia nelle certezze e la serata di Konya ha ingigantito il dilemma esistenziale. Goffo l’intervento su Under e non del tutto impeccabile quello sulla seconda rete di Dursun. Per non parlare del rinvio flipper che per poco non costava un altro gol alla difesa del Mancio.
Certo, nella gara bipolare di Donnarumma ci sarebbe poi anche il miracolo a pochi minuti dallo scadere che ha sostanzialmente assicurato la vittoria alla nostra Nazionale. Un successo che non potrà mai cancellare la delusione di Palermo ma che posa il primo mattone della ricostruzione. Sulle spalle larghe di Scamacca e su quelle più strette ma rapidissime di Raspadori. Sprazzi di un azzurro ritrovato, purtroppo con qualche giorno di ritardo.