2014
Udinese in ritiro anticipato, Guidolin: «Non serve a nulla»
La sonora sconfitta di Cagliari non è passata in sordina in casa Udinese, dove il patron Gianpaolo Pozzo ha deciso di usare la linea dura per dare uno scossone ai suoi. I bianconeri quest’anno sono incappati in una stagione al di sotto delle aspettative (e dei soliti standard friulani), oggi come oggi si trovano in quattordicesima posizione, agganciati domenica sera dallo stesso Cagliari.
Ieri è stata una giornata intensa per il club di Udine: prima il presidente ha deciso di mandare la squadra in ritiro forzato già dal martedì, poi mister Guidolin in conferenza stampa ha espresso aperte perplessità sulla misura, ed infine ancora Pozzo si è recato nello spogliatoio per un lungo faccia a faccia coi giocatori.
Guidolin è stato molto chiaro nel criticare la scelta del ritiro: «Sapevamo a cosa saremmo andati incontro in caso di sconfitta – queste le parole riportate dal Messaggero Veneto – eravamo stati avvertiti. Io alla società non do nè suggerimenti nè consigli, ma personalmente non credo serva mettere in clausura 25 persone. In Italia si usa questa soluzione considerandola una misura che metta tutti di fronte alle proprie responsabilità, ma se uno è professionista serio e intelligente di suo certe cose non servono».
Allo sfogo dell’allenatore è seguita l’incursione di Pozzo, che ha tenuto banco per quasi un’ora davanti ai giocatori. Chi si trovava in zona riferisce di un presidente decisamente irritato, che nulla ha fatto per nascondere il suo disappunto ai calciatori.