2014
Uefa ferma Tavecchio per sei mesi. La Figc: «Accettiamo la decisione»
Alla fine è arrivato un provvedimento disciplinare per Carlo Tavecchio a seguito delle frasi di stampo razzista pronunciate dall’attuale presidente della Figc durante la sua campagna elettorale qualche mese fa. La decisione della Uefa prevede che Tavecchio si astenga dal prendere parte a commissioni dell’organo sportivo europeo per sei mesi, e che non partecipi al Congresso in programma a marzo. Resta inalterata la capacità del presidente di rappresentare la Figc.
La Federazione Italiana, appresa la decisione, ha reso noto di accettarla e di non voler proporre alcun ricorso. Queste le parole della Figc affidate ad un comunicato ufficiale:
“In merito al procedimento avviato dalla UEFA nei confronti del Presidente della FIGC per le espressioni usate il 25 luglio scorso in occasione dell’assemblea della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, dopo aver spiegato la propria posizione, ha preso atto della proposta formulata dall’Ispettore Disciplinare della UEFA e ha deciso di accettarla al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la UEFA e la FIGC per un lungo periodo e che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al TAS per stabilire se la UEFA fosse competente ad intervenire su questa materia, stante l’avvenuta archiviazione di un analogo procedimento da parte della Procura Federale.
Il Presidente Tavecchio ha dunque aderito alla proposta dell’Ispettore Disciplinare della UEFA, il quale ha chiesto che Tavecchio si astenga dal partecipare al Congresso della UEFA in programma il 24 marzo 2015 e si astenga altresì dal partecipare o dal farsi nominare in eventuali Commissioni UEFA per un periodo di sei mesi.
Tavecchio si è poi impegnato con la UEFA ad attivare in Italia una speciale iniziativa in favore dell’integrazione, come del resto aveva annunciato già in occasione della presentazione del suo programma.
La definizione così concordata tra il Presidente Tavecchio e l’Ispettore Disciplinare della UEFA è stata recepita dalla Commissione Disciplinare con una formale decisione che pone fine al procedimento.”