2015
Una boccata d’ossigeno
E’ una domenica finalmente serena quella che hanno vissuto ieri i tifosi rossoblù.
Mister Zola, stretto in un lungo cappotto per ripararsi da un maestrale insistente, torna in quello stadio che lo ha visto da grande campione lasciare il calcio con la maglia della sua terra ben 10 anni fa.
Ma è un vento nuovo quello che sembra soffiare sul Sant’Elia. Attesa con ansia dall’inizio del campionato, questa prima vittoria casalinga ha il volto e i piedi di chi non ti aspetti. L’emergenza formazione del giorno prima si trasforma per mister Zola nella carta vincente. Le riserve, abituate a poco spazio, scendono un campo per la loro rivincita personale e mettono tutta la grinta della quale son capaci.
E così Joao Pedro e Godfred Donsah escono dal Sant’Elia come gli eroi della giornata. Certo, il Cesena non è un avversario di quelli che fanno davvero paura, ma è vivo e a sprazzi esprime un buon gioco. Le sorprese non si limitano all’attacco per Zola e tifosi che finalmente possono vedere in azione un portiere degno di questa categoria: eljko Brkic. La gente spera a inizio partita che possa essere l’uomo giusto per i pali rossoblù, solo ammirandone la statura e la mole fisica, per poi scaldare le mani ad ogni parata, ad ogni uscita di questo nuovo acquisto che non poteva essere più azzeccato. La difesa finalmente ha una saracinesca dal nome impronunciabile, che dà fiducia a tutto il reparto.
Per finire, ciliegina sulla torta, Albin Ekdal, una gradita conferma, l’uomo in più di questo Cagliari, che davvero sta giocando a ritmi e livelli strepitosi. Ora attendiamo con speranza l’esordio di Hausbauer e di qualche altro buon innesto dal mercato di riparazione.
Bisognerà attendere ancora per vedere bel gioco e per affrontare tutti gli avversari a testa alta, ma ieri il Cagliari, trascinato dalla grinta di queste forze fresche, ha dimostrato di poter lottare per una salvezza che ora sembra un po’ meno lontana. La Serie A è un patrimonio da preservare e domeniche come quella di ieri sono ossigeno da respirare.