2015

Verso Pescara-Cagliari, tanti ex in campo sabato all’Adriatico

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Il Cagliari, raggiunta la vetta della classifica, adesso deve pensare a mantenerla, a partire dal prossimo match, quello di Pescara. Quella di Oddo, nonostante una partenza con il freno a mano, è una delle squadre considerate in lizza per un posto nei play-off. Si tratta della prima trasferta veramente ostica e dell’avversario più temibile, sulla carta, tra quelli finora incontrati in questo avvio di stagione. Ma le incognite non si fermano al fattore campo ed al tasso tecnico degli avversari: sabato alle 15 scenderanno in campo due compagini che contano tra le loro fila numerosi ex.

SPONDA PESCARA – In maglia biancazzurra ci saranno l’estremo difensore Simone Aresti e l’attaccante Andrea Cocco, due giocatori con un passato in comune nel settore giovanile rossoblù. Aresti, nativo di Narcao, ha fatto tutta la trafila delle giovanili rossoblù, fino all’esordio in Serie A nella stagione 2006/07, in Ascoli-Cagliari 2-1. Seguirono anni di gavetta in C1 a difendere i pali della Pistoiese ed in C2 quelli dell’Alghero. Dopo la buona esperienza di Savona, nel 2014 è arrivata la chiamata del Pescara: lo scorso anno 18 presenze e 20 reti subìte.
Cocco, nato a Cagliari e cresciuto nelle giovanili rossoblù, ha esordito in A con la maglia del Cagliari, con la quale ha racimolato 8 gettoni nel biennio 2005/07 segnando una rete in campionato e due in Coppa Italia. Dopo una gavetta nelle serie minori, il Cagliari lo ha riscattato e girato in Serie B all’Albinoleffe nella stagione 2010/11: nei due anni a Bergamo sono 17 le reti messe a segno. Seguono stagioni anonime in B con Hellas e Reggina, prima dell’esperienza portoghese al Beira Mar (12 presenza, 4 reti). La svolta è arrivata nella stagione 2014/15, nella quale Cocco ha realizzato 19 reti, conquistando lo scettro di capocannoniere del torneo. Nell’ultimo giorno di calciomercato è passato al Pescara.

 

SPONDA CAGLIARI – Tra le fila rossoblù militano parecchi giocatori che hanno avuto, in passato, lo stadio Adriatico di Pescara come casa. A partire dai difensori Marco Capuano ed Antonio Balzano, portati in Sardegna da Zeman nell’estate del 2014 dopo l’esperienza comune in Abruzzo. Partita speciale per Capuano, difensore centrale che quest’anno si sta finalmente affermando anche in rossoblù: nativo di Pescara, il centrale difensivo ha mosso i primi passi con addosso la maglia della sua città, dal 1998 al 2006, prima di cambiare aria per poi tornare due anni dopo nella Primavera biancazzurra. Dal 2010 al 2014 ha vestito la maglia della prima squadra del Pescara, mettendo insieme 91 presenze (tre stagioni di Serie B, una di A).
Diverso il discorso per Balzano, che ha comunque vissuto tre stagioni importanti in terra abruzzese al fianco del compagno di reparto Capuano, dalla stagione 2011/12 a quella 2013/14.
Nella scorsa finestra di calciomercato il DS Capozucca ha incrementato il numero di ex Pescara nella rosa di Massimo Rastelli: sono arrivati Federico Melchiorri e Bartosz Salamon, entrambi tra le polemiche dei tifosi del Delfino. Per Melchiorri solo una stagione, la scorsa: le 14 reti ed i 10 assist realizzati hanno convinto il Cagliari, che l’ha strappato alla concorrenza di compagini di Serie A, provocando il malumore dei tifosi che in cadetteria avrebbero voluto vederlo solo con la maglia del Pescara.
Anche per Bartosz Salamon alle spalle c’è una sola stagione a Pescara, quella passata. Anche qui, il passaggio in rossoblù ha fatto infuriare i tifosi abruzzesi: quando sembrava ormai fatta per la seconda stagione all’Adriatico, il Cagliari ha trovato l’accordo con la Sampdoria, detentrice del cartellino del polacco.

 

Sarà dunque una gara caratterizzata da sentimenti contrastanti: dalla probabile amarezza dei due sardi Aresti e Cocco per non aver continuato la carriera in rossoblù ai bei ricordi in terra abruzzese di Capuano e Balzano, passando per il risentimento dei tifosi del Delfino per i due ex più recenti, Melchiorri e Salamon.

 

Matteo Culurgioni

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