2015
Verso Spezia-Cagliari, l’identikit della squadra di Bjelica
Il Cagliari, reduce dal successo sul Modena, domenica alle 12:30 si troverà opposto allo Spezia di Nenad Bjelica, reduce dalla pesante sconfitta per 5-1 di Trapani.
Lo Spezia è stato fondato nel 1906 e, in seguito al fallimento del 2007, rifondato nel l’anno successivo. Non ha mai partecipato al campionato di Serie A, conta invece 22 partecipazioni a quello di Serie B. Nel suo palmarés spicca la vittoria del campionato Alta Italia del 1943/44.
LO STADIO – Lo Spezia disputa le gare casalinghe allo stadio Alberto Picco, edificato nel 1919 ed intitolato all’alpino caduto durante la Prima Guerra Mondiale e primo marcatore della storia del club. Costruito nel 1919 per dare una casa alla società che allora disputava il campionato regionale di Promozione, ha subìto numerose ristrutturazioni. Attualmente l’impianto ha una capienza di 10290 posti. E’ privo di pista d’atletica ed ha tribuna e distinti coperti. Proprio dalla partita contro il Cagliari i supporters spezzini assisteranno al match senza barriere. Negli scorsi giorni è stata infatti sostituita la vecchia barriera della Curva Ferrovia con una nuova balaustra.
LA STORIA – Nato nel 1906, è solo nel 1911 che lo Spezia FC diventa ufficialmente un club calcistico. Nel 1919 arriva la prima iscrizione ad un campionato regolare organizzato dalla Federazione, quello di Promozione Ligure. La prima Serie B viene disputata nella stagione 1929/30, ma nel 1938/39 il club retrocede in Serie C. Dopo un solo anno è di nuovo Serie B; nel 1943 l’AC Spezia rimane inattiva e viene costituito il G.S. 42° Corpo dei Vigili del Fuoco, che rileva i giocatori del club ligure. Nel 1943/44 vince la divisione Nazionale e riceve la Coppa Federale del Campionato di Guerra, mentre lo scudetto rimane al Torino, vincitore dell’edizione precedente. Dal 2002, data in cui le autorità locali riuscirono a convincere la FIGC a riconsiderare ufficiale la manifestazione, il club può apporre permanentemente sulle divise ufficiali un logo tricolore in ricordo di quel campionato. Negli anni successivi, respinta dalla FIGC la richiesta del club di fondersi con il G.S. 42° Corpo dei Vigili del Fuoco, lo Spezia si iscrive al campionato regionale di Prima Divisione, mantenendo comunque il diritto al ripristino della propria categoria di merito, la Serie B. Ed è proprio in Serie B che viene reintegrato il club, categoria che mantiene per il resto degli anni ’40. Nel 1950/51 retrocede in Serie C e nel giro di un paio di anni si ritrova in Promozione regionale. Dopo aver ritrovato la Serie D, seguono stagioni buie, tra Serie C1, C2 e dilettanti. Nel nuovo millennio, nella stagione 2004/05, vince la Coppa Italia Serie C; l’anno successivo chiude il campionato al primo posto e ritrova, dopo più di mezzo secolo, la Serie B. Inoltre vince la Supercoppa di Lega di Serie C1. Nel 2006/07 si salva ai play-out contro il Verona, ma nell’anno successivo arriva la doppia batosta: retrocessione sul campo e fallimento finanziario. Il club, radiato e successivamente rifondato con la denominazione di ASD Spezia Calcio 2008, riparte dalla Serie D. Nel 2008/09 riprende la denominazione, in vigore tuttora, di Spezia Calcio. Nel 2011/12 viene promosso di nuovo in Serie B e vince la Coppa Italia Lega Pro e Supercoppa di Lega di Prima Divisione. Dalla stagione 2012/13 si trova in Serie B e negli ultimi due campionati partecipa anche ai play-off, classificandosi ottavo e quinto a fine stagione ed uscendo sconfitto dai match contro Modena e Avellino.
STAGIONE 2015/16 – Lo Spezia occupa attualmente il decimo posto in classifica con 17 punti, frutto di 4 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. L’ultimo successo risale ad un mese fa, 1-0 al Picco contro la Ternana: da allora un filotto di cinque gare senza vittorie, con le due “manite” subìte a Cesena e Trapani ed in mezzo tre pareggi. Risultati che hanno infiammato l’ambiente, soprattutto dopo gli auspici di promozione di inizio stagione. Il tecnico Nenad Bjelica, sulla panchina spezzina dalla scorsa stagione, ha come modulo di riferimento il 4-2-3-1, ma ha spesso virato sul 4-3-3. Davanti all’estremo difensore Chichizola la linea arretrata è stata spesso quella composta dai centrali Postigo e Terzi e dagli esterni Migliore e Milos. Spesso utilizzati, anche dal primo minuto, Martic, Piccolo e Valentini. A centrocampo le certezze di Nenad Bjelica corrispondono ai nomi di Brezovec e Juande, ma hanno trovato spesso spazio a turno Kvrzic, Errasti e i giovani Acampora e Canadjija. Nel reparto avanzato il tecnico croato può contare su un arsenale di tutto rispetto: Catellani (19 gol lo scorso anno in maglia spezzina), Situm (Under 21 croato e autore di due reti in questa stagione) e Calaiò, esperto attaccante che conosce bene Serie A e B, autore di 18 reti con la maglia del Catania lo scorso anno. Nel reparto offensivo c’è anche Nenè, brasiliano portato in Italia dal Cagliari e, nonostante il ruolo di vice Calaiò, autore di due gol in campionato.