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Vicario: «Idolo? Dico Buffon, una maglia che conservo ancora e nel quadro»

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Il portiere friulano ha preso parte ad una intervista doppia dal ritiro insieme ad Ivan Provedel della nazionale italiana

Guglielmo Vicario, portiere passato per il Cagliari ma attualmente di proprietà dell’Empoli, ha rilasciato una lunga intervista dal ritiro della nazionale. Il tutto assieme al compagno di reparto Provedel, estremo difensore della Lazio. Queste le sue dichiarazioni:

INGHILTERRA – «Sarà una grande emozione e sarà un revival di quello che è stata la vittoria dell’Europeo dell’Italia. L’ambientamento per noi è stato sin da subito positivo». 

PORTIERE – «Anche io a 6 anni ho messo per la prima volta i guanti anche se poi tutti cercavamo di metterti a fare il giocatore di movimento. Io ho voluto a tutti i costi fare il portiere. Idolo? Dico Buffon, una maglia che conservo ancora e nel quadro. Vacanze con amici? Ricordo una vacanza in Grecia con alcuni compagni di squadra, a Mykonos. Concerti? Non ho un grande feeling, non sono mai andato. Ascolto diversa musica, non ho un genere preferito senza avere un focus su un genere o un cantante in particolare. Esultanza Italia? Il primo ricordo è sicuramente la vittoria del Mondiale del 2006. Ruolo? E’ cambiato tanto soprattutto negli ultimi anni. Le richieste sono diverse e le dinamiche sono cambiate tanto. Però tutto questo è stimolante perché arricchisce. Attaccanti? Uno di quelli più difficili da affrontare è Immobile, ha una cattiveria impressionante».

EROE PER UN GIORNO  «Quando giocavo a Fontanfredda e rientravamo con il treno. Era sera tardi e andammo in stazione e c’era un ragazzo caduto suelle rotaie del treno, ci chiese aiuto perché lo avevano derubato. Abbiamo visto una persona fuggire e abbiamo iniziato rincorrerlo e lui avendo paura il ladro ha lasciato la refurtiva sul muretto di una casa e lo abbiamo riportato a proprietario».

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