2015

Vicenza, l’ex Vigorito: «Che emozione tornare al Sant’Elia, ma al fischio d’inizio…»

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31 gennaio 2010, Cagliari-Fiorentina al Sant’Elia. Al 21′ del primo tempo si infortuna il portiere rossoblù Federico Marchetti. Massimiliano Allegri è costretto al cambio e fa entrare in campo un diciannovenne con la maglia numero 1 sulle spalle. Nato a Macomer e cresciuto nelle giovanili del Cagliari, Mauro Vigorito ha fatto così al Sant’Elia il suo esordio in Serie A. Lunedì per la prima volta ci tornerà da avversario, con la maglia del Vicenza«La società di allora ha fatto delle scelte e io le ho accettate. Dispiace sempre quando devi lasciare il posto dove sei cresciuto, ma io non ho niente da rimproverarmi – le parole del portiere sardo al Corriere del Veneto – A Vicenza ho trovato un ambiente ideale, mi trovo bene e devo dire che per certi aspetti i vicentini mi ricordano i sardi ed è anche per questo che qui mi sento quasi come a casa. Lunedì tornerò al Sant’Elia dove ho esordito in serie A, e all’inizio magari ci sarà un po’ d’emozione. Ma al fischio d’inizio finirà tutto e penserò solo alla partita e a far vincere il Vicenza». Una partita speciale, non solo per lui: «Amici e parenti sugli spalit? Ci mancherebbe altro. Anche per loro magari sarà una partita particolare ma sono sicuro che faranno il tifo per me e per il Vicenza. E poi i favoriti saranno senza dubbio loro che hanno costruito una squadra molto forte con il dichiarato obiettivo di tornare subito in serie A, e quindi è giusto che a noi venga tifo e sostegno per cercare di tornare imbattuti da Cagliari». La conclusione è dedicata al momento del suo Vicenza, reduce dalla vittoria in trasferta contro il Trapani: «Contro la Pro Vercelli non avevamo giocato male ma siamo stati puniti dagli episodi. Mentre è vero che contro il Novara abbiamo giocato male e perso meritatamente. A Trapani volevamo riscattarci per dimostrare di avere grinta e carattere e l’averlo dimostrato sul campo con una vittoria è stato molto importante per noi, per la classifica e per presentarci a Cagliari un po’ più sereni. Ma ancora più determinati».

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