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I capricci di Vlahovic (e del suo agente), la strategia da Spy Game di Commisso
Il capitolo rinnovi scuote la Serie A: la frattura tra Vlahovic, Commisso e la Fiorentina un thriller dal finale scontato
L’inizio di stagione certamente promettente della Fiorentina oscurato in pochi giorni dalla dura presa di posizione di Commisso sul caso Vlahovic.
Un comunicato inatteso nella sostanza e soprattutto nella tempistica, per quanto la trattativa per il rinnovo fosse annunciata estremamente complicata per il livello raggiunto dall’attaccante serbo.
Il quale, senza dubbio, ha però peccato d’ingenuità. Era infatti lo scorso luglio quando nel ritiro precampionato di Moena gli scappò la famigerata promessa. Quella di apporre la sospirata firma non appena gli fosse proposto il nuovo contratto.
Che la società Viola non ha mancato di studiare nei minimi dettagli, con un coerente e cospicuo aumento del salario per il golden boy. Ma i capricci del numero 9, o più probabilmente del suo agente, si sono ben presto materializzati, corroborati dalle sirene di calciomercato provenienti da Juve, Milan e in generale da Mezza Europa.
La connection slava non aveva fatto però i conti con il contropiede di Rocco (non il Paròn, naturalmente). Il Presidente italo-americano è tutto fuorché uno sprovveduto e la sparata al sapore di sentenza sulla questione puzza un pochino di bluff. O di strategia alla Spy Game.
Perché il finale della vicenda appare inevitabilmente scontato, con la cessione al miglior offerente nel 2022, ma la trama ancora tutta da sviluppare. La mossa del buon Commisso ha inchiodato con le spalle al muro Vlahovic: i tifosi lo stanno già scaricando e l’accoglienza si preannuncia freddina, per utilizzare un eufemismo, nelle prossime settimane. Una separazione in casa sarebbe un rischio per la Fiorentina, ma al contempo per lo stesso calciatore che arresterebbe il suo percorso di straordinaria crescita e valorizzazione.
Ecco perché il guizzo del club potrebbe rivelarsi un azzardo sensato, non a caso già si sono sparse voci su un possibile riavvicinamento in caso di addio del giocatore al suo agente Ristic. Possibilità concreta o presunta che sia, la Viola ne uscirà comunque a testa alta. E con parecchi milioni in tasca.