2014

Zeman, adesso tocca a te. Il progetto Giulini ha bisogno di risultati sul campo

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Ciò che sta accadendo a Cagliari è una “piccola rivoluzione”, se volessimo parafrasare una canzone dei Sikitikis, autori del nuovo inno ufficiale rossoblù. In meno di due mesi di presidenza, Tommaso Giulini sta portando a termine la programmazione per la nuova stagione che è ormai alle porte. Tanto mercato, tanti movimenti di giocatori, specialmente in arrivo. Lo stesso DS Marroccu ha affermato di non aver mai fai fatto una campagna acquisti così ricca da quando collabora col Cagliari. Zeman ha davanti una squadra giovane, la sua squadra. Sua, è proprio il caso di dirlo, perché ogni scelta di mercato è stata condivisa col boemo.
Parallelamente si è portato avanti il discorso legato allo stadio. Il Sant’Elia ha rappresentato negli ultimi anni una questione di scontro tra le parti. Uno scontro che ha generato un clima pesante, che ha condizionato anche l’umore dei tifosi rossoblù. Oggi, invece, sindaco di Cagliari e presidente del Cagliari siedono allo stesso tavolo sul prato del Sant’Elia per presentare l’impianto che sarà, come è sempre stato, la casa dei rossoblù. Una casa che sarà in continua evoluzione, fino ad ottenere un degno impianto che possa ospitare ciò che nei fatti è molto più di una squadra, un simbolo che unisce l’identità sarda nel mondo.

L’entusiasmo non manca, ma a riportare tutti coi piedi per terra è lo stesso presidente Giulini che di entusiasmi facili, quando sedeva nel CdA dell’Inter guidato da Massimo Moratti, ne ha visti parecchi: «Adesso deve parlare il campo perché il tutto è legato ai risultati. Adesso bisogna concentrarsi sulle prestazioni sportive». Tutto passerà dai risultati. In un calcio dove l’unica cosa che conta sono le vittorie e i soldi, Zeman proverà a riportare quell’entusiasmo che Cagliari aspetta da tanto. Una sfida che ancora non è iniziata, ma che si preannuncia ambiziosa, ardua e ricca di insidie. Mister, adesso tocca a te.

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