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Zenga: «Al Cagliari stavo bene, ho soltanto bei ricordi. Sarei tornato anche in Serie B»

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Le parole dell’ex allenatore del Cagliari Walter Zenga dove parla del nuovo campionato di Serie B e del Cagliari

Le dichiarazioni rilasciate da Walter Zenga. L’ex allenatore e calciatore, passato per Cagliari in veste di tecnico, ha parlato presso i microfoni de L’Unione Sarda. Nel corso dell’intervista si è soffermato sul Cagliari e sul prossimo campionato di Serie B.

IL PERIODO – «Ho trascorso un po’ di tempo con la mia famiglia a Dubai, ora sono in Italia perché commenterò il calcio per Sky e si ricomincia».

ALTO LIVELLO – «La Serie A e la la Serie B, un campionato che si preannuncia di alto livello».

FAVORITE SERIE B – «Impossibile stabilire una griglia, tante squadre hanno diritto al ruolo di favorite. A partire da quelle che hanno fatto i playoff alle retrocesse, o magari il Modena che sta giocando benissimo, fino a squadre come Palermo e Bari, espressione di grandi piazze».

SERIE A2 – «No, è la realtà. Se guardiamo club come Genoa e Cagliari, o anche Brescia e Parma, perfino la Reggina che ha convinto Pippo Inzaghi, si intuisce che sarà un torneo bellissimo. E i rossoblù sardi sono fra i favoriti».

PENSIERO SUL CAGLIARI – «Delusione. Due mesi e mezzo di lockdown, tredici partite in quaranta giorni, la salvezza. Mi sarei aspettato di poter ripartire, ma è andata diversamente. Stavo bene, sarebbe stato bello anche avere i tifosi, ci sono rimasto male».

CONSIDERAZIONE RETROCESSIONE – «Non entro nel merito, ma fa riflettere che la Salernitana si sia salvata con 31 punti. Sarebbe bastato uno sforzo, un qualcosa in più per evitare la retrocessione».

RITORNO ANCHE IN B – «Certo. E sarei restato per dare continuità. Quando c’ero io, la squadra arrivava da tredici partite senza vittorie e giocammo tredici partite in poco più di un mese. Recuperai Walu e Faragò, Mattiello e Ragatzu giocarono sempre, esordirono Ladinetti e Carboni. Ho solo bei ricordi».

INSIDIE SERIE B – «Le trappole ci sono, eccome. Guarda il Cittadella, squadra tosta, sempre fra le prime, eppure non ha una spinta dal pubblico. Il fatto di avere tante piazze importanti, però, può essere un vantaggio per lo spettacolo, per l’atmosfera. Bari e Palermo danno prestigio, ma nessuno ti regalerà niente».

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