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Zenga: «L’Atalanta è forte, ma noi sappiamo cosa fare»

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Poco più di 24 ore a Cagliari-Atalanta, parla Walter Zenga. L’allenatore rossoblù anticipa i temi della partita nella conferenza stampa della vigilia

Dopo i sette punti raccolti nelle ultime tre gare, il Cagliari si mette alla prova contro un avversario difficilissimo come l’Atalanta, lanciata a gran velocità in classifica. Alla vigilia del match (calcio d’inizio domani alla Sardegna Arena, ore 19.30) il tecnico dei rossoblù Walter Zenga si presenta in video conferenza.

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ATALANTA «A seconda delle partite servono soluzioni diverse, il problema degli esterni con l’Atalanta si pone. Ma la forza dell’Atalanta è proprio nella mentalità, nel migliorare sempre i propri record. Gasperini li allena da tanti anni, io sono qui da poco e questa è una differenza. Però ci sono anche le opportunità, i grandi risultati che si possono ottenere. Il 3-4-1-2 non è ispirato all’Atalanta, magari potessi rifare il lavoro di Gasp. Le nostre caratteristiche permettono questo sistema, al momento continuiamo così».

EMERGENZA DIFESA«La difesa? Sono molto orgoglioso dei ragazzi, a Bologna cito Mattiello che ha fatto 90 minuti per la terza volta dopo tanti stop, ma anche Lykogiannis che ha fatto bene o Carboni che ha anche cambiato ruolo in corsa. Nainggolan mi ha detto che voleva restare in campo anche se stanco, Pisacane non sta benissimo e non volevamo rischiarlo ma poi è entrato. Tutto ciò per dire che quando hai una rosa che ti dà fiducia trovi le soluzioni a qualsiasi problema. Sicuramente in campo ci sarà un Cagliari che cercherà di cogliere l’opportunità. Le partite si giocano sempre per vincere, altrimenti non vale la pena di scendere in campo. Vogliamo fare la nostra partita. Anche ieri in allenamento non ho accennato né all’emergenza né alla forza dell’Atalanta. Ho parlato di quello che possiamo fare se siamo sereni di testa e pronti a tirare fuori il senso di squadra. Ho già le idee chiare, sappiamo cosa fare. Non perdiamo giocatori per problemi di preparazione ma per infortuni come le distorsioni. Fatti salvi quelli che non giocavano prima e che poi sono passati da zero a mille. Il fallo su Pellegrini era da secondo giallo, poteva cambiare la partita».

FILOSOFIA«L’Atalanta l’abbiamo vista giocare tante volte. Sono stati fantastici nel perseverare con la loro filosofia nonostante le prime scoppole in Champions. Noi dobbiamo avere la nostra filosofia da portare avanti sempre, senza cambiarla solo perché magari manca qualche giocatore. Gasperini è da panchina d’oro, senza dubbio. Quando all’Inter non ha avuto i risultati sperati è ripartito alla grande».

SINGOLI «Carboni? Tempo fa avevo detto che mi piaceva tanto, un occhio di riguardo al settore giovanile c’è sempre. Lui era il più pronto, è stato anche favorito dalla situazione in difesa ma si è fatto trovare pronto. Uno pronto a 19 anni o a 35 non fa differenza, penso alla miglior squadra possibile. Se una squadra ha Rog, Nandez e Radja la qualità c’è. Il nostro centrocampo, mettendoci anche Cigarini Ionita e Birsa è uno dei più forti. Cacciatore e Olsen? Ognuno decide del proprio futuro. Cacciatore a Bologna avrebbe giocato di sicuro. Avevo quattro portieri bravi, ora sono tre».

AVVERSARIO «L‘Atalanta avrà studiato il Cagliari per trovare punti di forza e difetti, ma ormai parliamo di una big consolidata e quindi penso che ragioni per imporre il proprio gioco. Cosa ruberei a Gasperini? Ha fatto 400 panchine in A, io tante all’estero ma meno di lui nel nostro campionato. L’intervista doppia con Mihajlovic? Nel calcio ci sono tante cose divertenti, è bello ogni tanto alleggerire un po’ il clima».

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