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Zenga, la vittoria contro la Juve basta per la conferma?
Walter Zenga ha battuto la Juventus per 2-0 in una notte magica, ma difficilmente basterà per restare sulla panchina del Cagliari la prossima stagione
Una vittoria o una sconfitta a volte possono cambiare una stagione, una carriera. Walter Zenga in fondo ci spera. Quella contro la Juventus resta una vittoria di prestigio, pur contro una squadra evidentemente poco motivata dopo lo scudetto aritmetico e con la testa alla fase finale della Champions League. Dall’altra parte il Cagliari ha ritrovato energie e motivazioni giocando contro la prima della classe e riuscendo a superarla per 2-0 con il gol del Primavera Luca Gagliano e del Cholito Giovanni Simeone. In 90 minuti, l’Uomo Ragno ha trasformato i fischi e le critiche in applausi ed elogi. Tra i tifosi cresce la fazione che vorrebbero vederlo anche nella prossima stagione alla guida del Cagliari.
BASTA? – Ma una partita basta davvero? La gara di ieri contro la Juventus non è stata probante. «Credo che scegliere sulla base di un risultato non sia opportuno», ha detto lo stesso Zenga ieri al termine della gara. Sicuramente il 2-0 sui campioni d’Italia aiuta, ma un allenatore va giudicato anche per il lavoro e in questo tour de force il tecnico non ha potuto farlo molto. Restano prestazioni non all’altezza e più di una scelta tattica discutibile che fanno pendere la bilancia verso il no. La società è orientata su altri profili, come quelli di Fabio Liverani ed Eusebio Di Francesco. Nonostante le parole di Giulini («Prenderemo una decisione nei prossimi giorni, non nego che nelle ultime settimane abbiamo valutato anche altre possibilità»), il destino di Zenga sembra segnato. Gli resta un’ultima carta da giocarsi, a San Siro, nella sua Milano contro i rivali del Milan.