2015
Zola, che confusione: nove formazioni differenti in nove gare
C’è tanta, troppa confusione in casa Cagliari. La dimostrazione è data dalle nove formazioni proposte da Gianfranco Zola nelle sue nove partite da allenatore rossoblù. Nove formazioni differenti, con giocatori impiegati prima in un ruolo e poi in un altro. La mancanza di continuità negli interpreti del 4-2-3-1 di Magic Box toglie sicurezza a chi scende in campo. Dopo nove partite Zola non ha ancora individuato l’undici ideale, tra infortuni, squalifiche e scelte tattiche. I più impiegati dal primo minuto dall’ex fantasista di Oliena con otto gare a testa sono Zeljko Brkic, Luca Rossettini, Danilo Avelar, Godfred Donsah e Daniele Dessena. Quest’ultimo però ha giocato in due posizioni differenti: sei volte a centrocampo e due volte in difesa, come terzino destro, senza contare le volte in cui Zola l’ha spostato in quel ruolo a gara in corso. Il ruolo di terzino destro è quello con meno continuità, in cui sono stati impiegati addirittura quattro diversi giocatori: Alejandro Gonzalez (quattro volte dal primo minuto), Francesco Pisano (2) e Antonio Balzano (1), oltre al già citato Dessena. Decisioni dettate dagli infortuni, su tutti quello di Balzano, titolare per tutta la prima parte di stagione. Poi tra scelte tattiche e soliti problemi fisici di Pisano, si è giunti all’adattamento di due calciatori che terzini di fatto non sono. In difesa ora Zola ha anche il dubbio di chi affiancare all’insostituibile Rossettini (una solo assenza con Zola, per squalifica contro l’Atalanta). Ceppitelli è stato bocciato alla prima col Palermo, poi è stato provato Capuano fino all’ultima domenica, quando c’è stato l’esordio di Modibo Diakité. Sarà il francese il titolare per il finale di campioanto o Zola avrà ancora qualche dubbio? Vedremo. Così come vedremo chi giocherà nel ruolo di terzino sinistro, dal momento che, dopo le ultime prove opache di Avelar, Zola ha lanciato dal primo minuto Nicola Murru. Il terzino selargino, a dire la verità, non ha impressionato contro il Verona e ha solo aumentato i dubbi per le prossime decisive partite.
Davanti alla difesa si sono alternati equamente Daniele Conti, cinque partite, e Lorenzo Crisetig, quattro gare in regia che diventeranno cinque vista la squalifica del capitano in vista di sabato. Le mezzali più impiegate sono state Donsah e Dessena, otto e sei partite in quel ruolo, invece a sorpresa solo due volte Albin Ekdal. Sì, perché sotto la gestione Zola Ekdal è diventato una mezzapunta. Lo svedese ha giocato ben cinque partite dal primo minuto in quel ruolo. La poca continuità di un ruolo ben preciso ha fatto calare il rendimento dello svedese, anche se bisogna considerare l’infortunio che l’ha fermato nella gara contro l’Inter. L’altro giocatore più impiegato dall’inizio sulla trequarti insieme allo svedese è Joao Pedro: cinque gare in cui Zola ha raccolto sette dei suoi otto punti totali. Ha guadagnato però parecchi consensi Paul-José M’Poku, che ha giocato titolare le ultime due gare, risultando in entrambi i casi tra i migliori in campo. Tre gare dall’inizio per Andrea Cossu, due per Marco Sau sempre impiegato nel ruolo non suo di trequartista nel 4-3-2-1. In avanti, invece, il più impiegato è Samuele Longo: sei dall’inizio, tre per Duje Cop. Fa riflettere che i due gol (considerando l’autorete di Carrizo) dei due centravanti siano arrivati quando entrambi sono subentrati a gara in corso.
C’è tanta, troppa confusione nella testa di Zola. Troppi giocatori impiegati e poca continuità degli interpreti. Oltre all’assenza di una vera identità di gioco, il Cagliari deve trovare il giusto assetto di modulo e titolari, provando a tenerlo anche dopo una partita andata storta.