2014

Zola: «Il Cagliari non raccoglie ciò che semina»

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Ex illustre del Cagliari e della NazionaleGianfranco Zola ha commentato questa mattina ai microfoni di Radio Uno il campionato dei rossoblù: «E’ una squadra che gioca benissimo e non sta raccogliendo quanto sta seminando, ha giovani di grande potenzialità e migliorano sempre di più quando scendono in campo. Posso parlare solamente bene del Cagliari di Zeman, è un grande allenatore. Al di là dei risultati è uno che migliora i giocatori ed è un mio punto di rifermento.».

L’argomento si amplia alla Nazionale, con cui The Magix Box ha segnato 10 gol in 35 partite. Inevitabile un commento su Mario Balotelli, chiamato a sorpresa da Conte nonostante le prestazioni in Premier, campionato che Zola conosce molto bene: «Sempre difficile entrare in merito a decisioni del genere, Conte ha dato le sue indicazioni dopo le prime partite, penso che le cose fin qui siano andate bene in termini di risultati e prestazioni. Non è il momento migliore di Balotelli, ma è complicato come momento anche per il Liverpool, sono convinto troverà il suo valore qui con i Reds e tornerà un calciatore utile ai Reds. Mario ha le capacità per essere importante anche in Premier League, molto dipenderà da come si sentirà. Grandissime qualità ma deve imparare a sfruttare meglio le sue capacità in tutta la carriera».


L’ex numero 10 rossoblù conclude parlando della situazione di crisi che sta affrontando il calcio italiano: «Se andiamo indietro nel tempo eravamo una nazione che produceva calciatori di grandissima qualità, adesso non riusciamo a produrre questa stoffa, ogni nazione ha i momenti massimi e altri più difficili. I giocatori italiani si devono adattare ad un livello superiore a quello che hanno lasciato in Italia, la cruda realtà è questa, probabilmente non sono ancora abituati a quel tipo e livello di gioco, magari lo saranno tra poco tempo. Balotelli, Cerci e Immobile in questo momento stanno soffrendo questo cambio, lasciamogli tempo. Cambio di passo in Italia? Bisogna copiare il precedente tedesco, hanno rimesso in discussione tutto, questo è il momento per poterlo fare e lo affiderei a persone di calcio, in Italia ce ne sono tante, verrebbero fuori con soluzioni adatte al momento e darei molto più spazio ai nostri giovani italiani, hanno potenzialità e capacità di arrivare a determinati livelli. Allenare in Italia? Non lo escludo, valuteremo la situazione e se c’è l’opportunità»

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