Ex Rossoblù
Zola: «Io e Mihajlovic dedicavamo tempo alle punizioni, non se se oggi sia lo stesso»
Gianfranco Zola, ex giocatore ed allenatore del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla mancanza di gol da punizione
Quest’oggi Tuttosport ha intervistato a lungo Gianfranco Zola, ex calciatore ed allenatore del Cagliari nonchè idolo della tifoseria a tinte rossoblù. L’attuale vice presidente della Lega Pro ha risposto a diversi quesiti circa una carenza quasi atavica nel calcio moderno per quanto riguarda i gol da calcio di punizione. Lui è stato uno specialista di questo gesto tecnico avendone segnato ben 20 nel campionato di Serie A. Le sue parole:
ABITUDINE AL GESTO – «Non so dire se i giocatori di oggi si fermino di meno al termine dell’allenamento per tirare le punizioni. Quello che è certo è che io, così come Sinisa e tanti altri, ero bravo perché ci dedicavo tantissimo tempo. In media almeno due ore a settimana. All’epoca molte partite si decidevano con un gol su punizione; dunque, sapevamo quanto fosse importante saperle calciare bene. Erano gli stessi allenatori a spronarci a migliorare sotto questo aspetto. Oggi sicuramente, rispetto al passato, c’è più attenzione nell’analizzare i giocatori che si andranno ad affrontare in partita. Si studiano gli specialisti, e questo ovviamente rende loro la vita più difficile»
PUNIZIONI PIU’ BELLE – «Forse, visto che era uno dei primi, ti direi quello che ho fatto a Napoli contro l’Atalanta nel 91. Il più difficile è invece quello che ho segnato alla Sampdoria di Pagliuca».