Zola, troppi esperimenti. Col Verona i soliti problemi di inizio stagione - Cagliari News 24
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2015

Zola, troppi esperimenti. Col Verona i soliti problemi di inizio stagione

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Non c’è pace per questo Cagliari. Non c’è pace per una squadra che ce la sta mettendo tutta ma si scontra con delle problematiche che vanno oltre lo spirito di squadra e la grinta. Non esiste un fattore unico di colpevolezza. Magari ci fosse, anche perché sarebbe una situazione decisamente migliore a quella che oggi c’è nell’ambiente rossoblù.

DIFESA – Nella sfida contro il Verona sono emersi i vecchi problemi di una volta. Gli stessi problemi che, salvo in qualche occasione, non sono mai stati risolti: una difesa di burro; problemi su palla inattiva; poca concretezza quando si arriva davanti alla porta. Il Cagliari visto ieri ha mandato all’aria la partita con due errori madornali nel reparto difensivo. Zola al suo arrivo ha chiesto tempo per cercare di creare un equilibrio nelle retrovie. Un equilibrio che ad oggi non c’è. Tanti esperimenti da quando l’allenatore di Oliena siede in panchina. L’ultimo proprio ieri con la coppia Rossettini-Diakitè. Tutto questo succede in un momento della stagione dove si presume che la squadra abbia acquisito un minimo di concretezza, ma così non è. Zola ripropone Nicola Murru. Il terzino selargino si propone poco, e male, in avanti (spesso richiamato dai compagni). Le sue ottime prestazioni con Diego Lopez in panchina sembrano essere soltanto un lontano ricordo.

CENTROCAMPO – Sfortuna vuole che la partita del miglior centrocampista rossoblù, Gofred Donsah, classe ’96, finisca dopo una decina di minuti. La speranza è non ci sia niente di serio dietro l’infortunio. Conti viene preferito a Crisetig. Scelta discutibile? Forse. Ma Daniele Conti ce la mette tutta e con un gol riaccende la speranza di tutti, anche di chi lo vorrebbe relegato in panchina a tempo indeterminato. Altro piccolo neo: Ekdal, sempre elegante e preciso, ma non è al top della condizione fisica. Un calo che ha condizionato tutto il reparto. Dessena, come sempre, regala una prova ricca di foga agonistica ma a tratti poco ragionata. Tanti palloni buttati in area a testa bassa, nella speranza di trovare qualcuno che la butti dentro.

ATTACCO – La nota fuori dal coro è M’Poku. Il belga di origini congolesi si conferma la punta di diamante di questo Cagliari. Qualità e forza a tutto il campo e per poco non sigla il gol del pareggio su sponda di Conti. In avanti Samuele Longo si perde in mezzo alle maglie bianche. L’unica occasione della partita, su assist di M’Poku, viene deviata da un salvataggio in extremis da parte di Moras. Per il resto poca, pochissima incisività in avanti. Dalla panchina entrano Joao Pedro, Cop e Farias. Solo quest’ultimo, partendo largo sulla destra, è riuscito a creare qualche trama interessante. Una su tutte il traversone basso ciccato clamorosamente da Longo e Cop, dopo una discesa sulla fascia.

Adesso si va a Marassi per giocarsela contro la Sampdora. La stessa Samp che ieri, battendo l’Atalanta a Bergamo, ha tenuto in vita le speranze dei rossoblù. La stessa Samp che sabato potrebbe mettere la parola fine all’esperienza di Zola in rossoblù.

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